Tra i rilievi piemontesi in provincia di Cuneo, prima che la Langa bassa si scontri con le ultime frange del Monferrato, appare Castiglione Tinella, un borgo inserito in un paesaggio collinare suggestivo, disegnato da coltivazioni a vigneto a perdita d’occhio con panorami spettacolari dalle infinite gradazioni di colore in tutte le stagioni, non solo quella suggestiva dell’autunno.
Siamo immersi nei luoghi tanto amati da Cesare Pavese, che nei suoi scritti ha saputo coglierne il respiro, i profumi e i colori dell’anima:“…non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore…”
Fuori dal paese Castiglione Tinella, lungo la strada provinciale Balbi, raggiungiamo l’Azienda Agricola Ghiga Enrico, situata sulla cresta della omonima collina “Ghiga” da cui si può ammirare un panorama unico e a tutto tondo.
Qui ci accolgono i giovanissimi fratelli Ghiga, Enrico e Davide, che da qualche anno conducono l’attività della cantina lavorando con passione e con la loro personalissima filosofia fatta di innovazione e sguardo al futuro ma saldamente appoggiata sui principi della tradizione e dell’esperienza acquisita.
La famiglia Ghiga coltiva la vite e produce vino da tre generazioni.
L’Azienda Agricola viene avviata da Mario Ghiga che comincia vinificando gran parte delle proprie uve per produrre mosti destinati all’industria spumantistica. L’attività cresce, Mario acquista nuovi terreni intorno all’abitazione dove impianta altri vigneti di Moscato, vigne che oggi producono uve di altissima qualità, e rileva alcuni appezzamenti situati nel comune di Costigliole d’Asti, zona tipica del Barbera d’Asti, dove crescono vigneti di Dolcetto e Barbera.
In seguito l’attività passa nelle mani del figlio Giovanni, con cui l’attività agricola vede un ammodernamento e un incremento tecnologico di meccanizzazione agricola che permette di affinare e velocizzare le tecniche colturali.
Un ulteriore passo avanti si ha nell’ultimo decennio con l’entrata in Azienda del giovane Enrico Ghiga che, avendo respirato e conosciuto questo mondo, lavora con l’obiettivo di costruire una nuova e moderna cantina, facendo tesoro dell’esperienza per riprendere e valorizzare l’antico mestiere del nonno Mario.
Diplomatosi con successo in viticoltura-enologia presso la Scuola “Enologica” di Alba, appena terminati gli studi, Enrico si dedica completamente all’azienda di famiglia.
Il 2010 è ricordato come un anno molto importante per l’Azienda Ghiga, vengono effettuati investimenti allo scopo di rendere la cantina più moderna e altamente competitiva nella qualità e nella produzione e viene ripresa l’antica arte di produrre il vino, in particolare il Moscato d’Asto DOCG.
Nel settembre 2012, il Moscato Ghiga Annata 2011 viene riconosciuto e premiato al Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or di Asti.
Attualmente Enrico Ghiga è affiancato dal fratello Davide, ed entrambi sono coadiuvati dalla mamma Angela e dallo zio Giovanni.
La Tua Bottega Italiana consiglia una visita alla cantina “Ghiga”. Qui si viene accolti dalla ospitalità e simpatia di Enrico e Davide in un ambiente piacevole e cordiale, dove i racconti coinvolgenti aiutano a conoscere il territorio e a comprendere come i principi e la filosofia di vita si uniscano alla tecnica e ai metodi di lavoro. A questo proposito va evidenziato come i fratelli Ghiga lavorino puntando esclusivamente alla qualità e alla ecosostenibilità, impegnandosi in una coltivazione priva di diserbanti. Nei filari lasciano che le erbe crescano per poi trinciarle e lasciarle alla base per arricchire il terreno.
Una passeggiata fra i vigneti dell’azienda permette di capire quanto la tecnica manuale di lavoro sia preponderante, dal diradamento del verde alla legatura fino alla raccolta, un lavoro improntato alla eliminazione di qualsiasi tipo di trattamento chimico. Le uve raccolte alle diverse altitudini e dai diversi vigneti hanno caratteristiche organolettiche molto differenti: verso valle prevalgono profumi e “freschezza”, mentre più si sale di altitudine più aumenta il grado zuccherino e, quindi, il grado alcolico.
Durante la visita si potrà apprezzare la prestigiosa produzione degustando la Barbera d’Asti DOCG e la pregiata Barbera d’Asti Superiore 12 Lune, il Dolcetto, il Vino Rosato, fino al prezioso Moscato, tipico della zona ma qui con la sua particolarissima personalità.
L’uva Moscato trova in questo territorio un ambiente favorevole, con un terreno di tufo bianco con una giusta percentuale di argilla e talvolta sabbia che consente di trattenere la corretta umidità, condizione ideale alla coltivazione della vite unita ad un clima di abbondante soleggiamento estivo che porta i grappoli a un buon contenuto zuccherino acquisendo l’inconfondibile aroma muschiato.
A differenza di altri vini di Langa, quello del Moscato è un settore dominato per decenni da grandi aziende, anche multinazionali, ancora oggi presenti sul mercato con l’Asti Spumante. Il Moscato “tappo raso” non spumantizzato è invece appannaggio di piccole cantine, preziose realtà artigianali come l’Azienda Agricola Ghiga, volte ad ottenere un prodotto eccellente e di altissima qualità.